Come già sottolineato altre volte, credo che sia davvero importante per chi opera nella comunicazione digitale di un’azienda, sia a livello strategico sia a livello operativo, conoscere le dinamiche che contraddistinguono la distribuzione e la fruizione dei contenuti sui diversi canali e sulle diverse piattaforme a disposizione.
Ultimamente mi sono occupato delle differenze tra Facebook e Twitter proprio per quanto riguarda la distribuzione del contenuto e per arricchire ulteriormente il confronto ho cominciato ad osservare anche come si comporta Google Plus, indicato da più di un esperto del settore come possibile alternativa al calo di portata organica dei post su Facebook e al ridottissimo ciclo di vita di un tweet.
Per rendere quest’analisi la più completa possibile, ho deciso di chiamare in causa Michaela Matichecchia, stimatissima collega alla terza incursione da queste parti (se vi fossero sfuggiti, vi consiglio di dare un’occhiata ai suoi due articoli ricchi di spunti pratici sul tema Google Plus: li trovate qui e qui).
Buona lettura e, per condividere le vostre esperienze o per approfondire ulteriori aspetti della questione, non esitate ad utilizzare i commenti al post. Michaela ed io saremmo entusiasti di proseguire in una discussione di valore sul tema.
Un post pubblico su Google Plus può essere visto, potenzialmente, da chiunque.
In realtà solo le persone che ci hanno inserito nelle loro cerchie possono vedere il nostro post nello stream home.
Stessa cosa quando condividiamo un post privatamente con una cerchia. Solo coloro che ci hanno reciprocamente inserito nelle loro cerchie possono vedere il post nello stream home.
Possiamo “forzare” la visualizzazione del post in diversi modi: condividendo direttamente con una persona, menzionando una persona o inviando una notifica alla nostra cerchia.
Tecniche queste, però, che se non usate correttamente possono facilmente portare alla disattivazione del nostro profilo da parte dei destinatari, con conseguente disabilitazione delle notifiche da noi inviate.
In generale parlo di persone, e non di profili o pagine, questo perché non riscontro differenze tra la distribuzione di un post di un profilo e quello di una pagina, se non per quanto riguarda l’invio di notifiche.
Dalle mie svariate prove con diverse pagine e profili sembra proprio che le notifiche inviate dalla pagina ai profili che non hanno inserito la stessa nelle cerchie, non vengono recapitate.
Fateci caso: avete mai ricevuto una notifica da una pagina che non seguite?
Detto questo, rimangono aperte molte questioni sulla distribuzione dei contenuti su Google Plus. Prima di affrontarle, è importante capire come possiamo rintracciare e visualizzare i contenuti provenienti dalle nostre cerchie, dalle community, dai temi caldi e dagli hashtag.
Con questi quattro strumenti possiamo creare e personalizzare degli stream specifici, ovvero dei flussi di notizie personalizzati.
Lo stream home può essere composto da contenuti provenienti dai seguenti stream:
- singole cerchie: per ogni cerchia possiamo decidere se visualizzare i post della cerchia nel nostro stream home, “regolare il volume” dei post provenienti da ciascuna cerchia, oppure attivare le notifiche per ogni post condiviso con noi da ogni singola persona appartenente alla cerchia;
- community: il numero dei post provenienti dalle singole community può essere regolato: possiamo decidere di non visualizzare nessun post fino ad attivare le notifiche per tutti i post;
- temi caldi: per i quali non possiamo attivare notifiche, ma possiamo decidere di non visualizzarli affatto nello stream home o di visualizzarne in quantità.
Possiamo visualizzare gli stream degli hashtag, ma non inserirli nel nostro stream home post con determinati hashtag.
Per capire come viene “composto” il nostro stream home è importante dare uno sguardo a come vengono distribuiti i contenuti negli stream specifici.
Partiamo dalle community, dove, senza ombra di dubbio, posso dire che tutti i post nelle stesse community sono visibili a tutti i loro membri in ordine cronologico (a meno che non si scelga di mettere in evidenza un post nella community, post che apparirà sempre in cima).
Gli stream delle cerchie invece sono molto più difficili da analizzare.
In questo caso devo affidarmi alle mie esperienze e osservazioni. Uso moltissimo questi stream per visualizzare i contenuti condivisi, ma non ho trovato uno schema valido e puntuale che possa descrivere la distribuzione dei post al loro interno.
Lo stream della cerchia sembra accogliere tutti i post di ciascuna persona appartenente alla cerchia, in ordine cronologico. Ci sono alcune eccezioni che fanno intuire che questa non sia la regola.
Più grande è la cerchia, più frequente è l’attività di posting all’interno della stessa e più eccezioni incontriamo. Vi invito a condividere le vostre osservazioni in proposito.
Posso quindi solo limitarmi a raccontarvi la mia esperienza.
Un piccolo esperimento
Quest’anno, abbiamo provato in due occasioni, con due gruppi differenti di persone (ripetendo l’esperimento 2 volte con ciascun gruppo) a pubblicare nell’arco di 15-20 minuti circa, un post per ciascuno. Parliamo di persone con profili molto diversi. Alcuni appena creati, altri con molte persone nelle proprie cerchie.
Ogni persona aveva preventivamente creato una cerchia che comprendeva tutte le altre 19 persone del gruppo. I post sono stati condivisi in modo privato solo con la cerchia appositamente creata.
Sappiamo che la visibilità dei post di una cerchia nella home è regolabile dallo stream della cerchia. Ma, nello stream della cerchia, troviamo tutti i post in ordine temporale di tutti i profili e di tutte le persone? In tutte le prove fatte, che non costituiscono una base dati per la bassa numerosità delle prove e per la casualità con cui sono stati composti i gruppi, nessuno ha mai visualizzato nello stream della cerchia tutti i 19 post nel momento della pubblicazione.
Sottolineo “nel momento della pubblicazione”. Questo perché andando ad esplorare lo stream in un momento successivo (il giorno dopo), molti post, prima non presenti, risultano invece disponibili, ovvero visibili, in ordine temporale.
Dai test, sembra anche che la visibilità iniziale di un post (o la sua mancata visibilità) sia molto importante al fine di mantenerlo visibile più a lungo negli stream home di chi ci ha aggiunto alle proprie cerchie (cerchie che hanno la spunta su “mostra i post nello stream Home”).
Abbiamo notato, durante l’esperimento, come la visibilità immediata del post, sia nello stream della cerchia che nello stream home, sia influenzata dalle interazioni ricevute dallo stesso.
Chi aveva pubblicato per prima il post non ha ricevuto l’attenzione delle altre persone impegnate nella scrittura del proprio post. Rimasto privo di visualizzazioni e di interazioni, il primo post pubblicato non non era visibile negli stream delle altre persone.
Un caso? Sicuramente varrebbe la pena di indagare con maggior attenzione.
Se capire come vengono distribuiti i post all’interno delle cerchie non è semplice, capire come vengono selezionati i post per i temi caldi è un’impresa ardua.
Ci sono sicuramente tanti fattori che concorrono a far diventare “caldo” un post.
Il fattore tempo è fondamentale per entrare nei temi caldi e che è sufficiente ricevere un numero non definito, ma abbastanza consistente di commenti, +1 e condivisioni in un breve arco di tempo. Anche qui però ho incontrato eccezioni, ad esempio ho visto post entrare nei temi caldi dopo ore ed ore dalla loro pubblicazione.
Un post nei temi caldi può essere visualizzato nello stream home di chiunque, quindi anche da chi non ci ha inserito nelle proprie cerchie.
Una volta osservata la distribuzione dei post nei diversi stream specifici, è necessario capire come questi contenuti vengano scelti e distribuiti sullo stream home.
Come dice sempre Paolo Ratto, le persone sono pigre e difficilmente andranno ad esplorare gli stream delle cerchie o a visitare costantemente community (a meno che non riguardi una loro grande passione o, triste realtà su Google Plus, non abbiano dei link da spammare) e temi caldi.
Quindi se il nostro post non viene visualizzato nello stream home, sarà difficile che venga visualizzato altrimenti.
Di certo sappiamo che i post nello stream home non vengono distribuiti in ordine cronologico.
Un piccolo trucco per vedere i post delle nostre cerchie in ordine cronologico l’ho appreso da un articolo che conservo da tempo nei preferiti e dove troverete tutti fattori che influenzano la visibilità del post.
L’articolo suggerisce di utilizzare la ricerca di Google Plus come segue:
- cercate “/”;
- selezionate “Dalle tue cerchie”;
- scegliete di visualizzare i risultati in ordine temporale (più recenti) e non per importanza (migliori).
Se, nella ricerca, ci è data possibilità di scegliere tra i post “migliori” e quelli “più recenti”, indubbiamente esiste un algoritmo per stabilire quali siano i post “migliori”.
Da sempre l’attività a cui dedico più tempo è l’osservazione (e l’organizzazione) degli stream.
Non conosco gli algoritmi di Google Plus, ma da questa osservazione, è possibile trovare la chiave per portare sempre maggiore visibilità al proprio profilo o pagina.
Anche se proviamo a personalizzare il volume delle cerchie, l’impressione è che l’algoritmo incida molto sulla scelta dei post presenti nello stream home.
Posso solo provare ad ipotizzare, sempre in base alla mia esperienza ed all’attività di osservazione di svariate pagine e profili, quali siano i fattori che concorrono alla determinazione del risultato di detto algoritmo.
Mi chiedo, prima di tutto: interazioni ricevute dal post hanno influenza sulla sua distribuzione?
Quello che sappiamo con certezza è che il +1 su un post può rendere il post visibile nello stream di una persona a distanza di giorni dalla sua pubblicazione. In parole povere se faccio +1 su un post vecchio di mesi, c’è la probabilità che qualcuno veda un aggiornamento che segnala questa mia attività, proponendo il post nel suo stream home (si può scegliere dalle impostazioni di visualizzare o meno questi aggiornamenti).
È scontato che una condivisione renda visibile il nostro post negli stream di chi segue la persona che ha condiviso il post, ma non sappiamo se le condivisioni aumentino la visibilità del post presso le nostre cerchie.
Ed i commenti?
Dalla mia esperienza e dallo studio qualitativo delle interazioni fatto sul mio profilo e su alcune pagine che seguo o gestisco, sono giunta alla conclusione che il commento riveste un ruolo molto importante per ottenere visibilità ed attenzione.
Se commento un post, i successivi post di quella persona mi vengono proposti con maggiore frequenza nel mio stream home. Stessa cosa accade se riesco ad ottenere una delle risposte (meglio se con una menzione) ai miei commenti su post di altri, i miei post ricevono più attenzione e maggiori visualizzazioni. Questo mi fa concludere che intervenire con dei commenti sui post degli altri, con la finalità di aprire un dialogo e creare una relazione, alimenti reciprocamente la visibilità dei contenuti.
Per migliorare la visibilità dei propri post negli stream home di chi ci ha inserito nelle proprie cerchie bisogna:
- ascoltare (tramite l’osservazione degli stream specifici);
- creare delle relazioni con le persone (anche dietro una pagina ci sono sempre delle persone), attraverso un dialogo ed un confronto costruttivo ed intelligente che possiamo creare tramite condivisioni, +1 e commenti.
In sintesi l’algoritmo di Google Plus (che assomiglia molto a quello delle SERP private di Google), tende a calcolare l’entità della relazione che lega le persone.
Qual è la vostra esperienza invece?
Cosa osservate nel vostro stream home?
Non conosceremo mai l’algoritmo di Google Plus o i suoi fattori, ma possiamo insieme capire qual’è il miglior modo per comunicare, farci ascoltare e far vedere i nostri post. Che ne dite?
Michaela Matichecchia, autrice di questo post, è consulente web marketing:
“Aiuto le aziende a promuoversi attraverso il web, studiando strategie di comunicazione digitale e condividendo competenze e conoscenze che acquisisco giorno dopo giorno, innovazione dopo innvazione. Ho ideato startconplus e sono docente Ninja Academy . Le mie competenze si sposano con quelle tecniche di Daniele Sibaud, con il quale ho dato vita ad un’agenzia web, tourtools.it, che fornisce alle aziende soluzioni, strumenti e strategie per la promozione e la comunicazione digitale“.
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